Esiste da qualche anno, ma non è ancora ben chiara la genesi di questa commemorazione e quindi non è chiaro dove ci porterà questa iniziativa, che da un lato parrebbe ricalcare goffamente la vicina (e più nota) Giornata della Memoria delle vittime dell'Olocausto del 27 gennaio, e d'altro lato potrebbe viceversa rivelarsi un progetto lodevole e utile. Di fatto, i media non ne parlano: Tg, rubriche, programmi, questa giornata passa nell'indifferenza. D’ogni modo divulghiamo anche qui:
24 FEBBRAIO - GIORNO PAGANO EUROPEO DELLA MEMORIA o GIORNO DELLA MEMORIA PAGANA
"Nel 380 la religione Cristiana (dopo il concilio di Nicea) divenne religione di Stato, nel 391 per tutelare i cristiani e garantire la stabilità interna dell'impero romano fu emanato l'editto di Tessalonica, Teodosio I con una serie di decreti proibì il mantenimento di qualunque culto pagano e il sacro fuoco nel tempio di Vesta venne spento, secondo alcune fonti proprio il 24 febbraio, decretando la fine sia dell'ordine delle Vestali che di altri culti secolari. Ma il politeismo antico non morì, spesso si trasformo'... oggi ricordiamo, con il "giorno della memoria pagana", le vittime della persecuzione verso i culti politeisti antichi.... un giorno di riflessione sull'importanza della libertà di credo.. " (tratto da: www.facebook.com/italus.associazio...0543530661605:0)
In verità non v’è certezza che lo spegnimento del Sacro Fuoco fosse avvenuto proprio il 24 febbraio del 391: semplicemente, in quella data l’imperatore Teodosio emise uno dei suoi cosiddetti “decreti teodosiani”, volti a estirpare i culti pagani: il Decreto del 24 febbraio 391: Nemo se hostiis polluat, a seguito del quale vi fu lo spegnimento della sacra fiamma:
« L'Augusto Imperatore (Teodosio) ad Albino, prefetto del pretorio.
Nessuno violi la propria purezza con riti sacrificali, nessuno immoli vittime innocenti, nessuno si avvicini ai santuari, entri nei templi e volga lo sguardo alle statue scolpite da mano mortale perché non si renda meritevole di sanzioni divine ed umane. Questo decreto moderi anche i giudici, in modo che, se qualcuno dedito a un rito profano entra nel tempio di qualche località, mentre è in viaggio o nella sua stessa città, con l'intenzione di pregare, venga questi costretto a pagare immediatamente 15 libbre d'oro e tale pena non venga estinta se non si trova innanzi a un giudice e consegna tale somma subito con pubblica attestazione. Vigilino sull'esecuzione di tale norma, con egual esito, i sei governatori consolari, i quattro presidi e i loro subalterni.
Milano, in data VI calende di marzo sotto il consolato di Taziano e Simmaco. »
Malgrado la poca condivisione di questa commemorazione, specialmente sui media, ma anche in ambito neopagano, giova comunque rimarcare la rilevanza che quei decreti ebbero nell’annientare gli antichi culti, ricordando in particolare il simbolismo che avevano -e che rivestono tuttora- il Sacro Fuoco e il culto di Vesta:
è cmq solo un minimo di info