PIETRE DI LUNA - vie pagane

LA MAGIA DEL 24 GIUGNO: SAN GIOVANNI

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view post Posted on 26/5/2018, 22:57
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LA MAGIA DEL 24 GIUGNO: SAN GIOVANNI

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(William Blake: Oberon, Titania and Puck with Fairies Dancing)


I Celti, popolo antico: genti guerriere divise in tante tribù che praticavano una forma di magia naturale che è sopravvissuta in alcune tradizioni fino ai giorni nostri: il 24 giugno, in prossimità del solstizio d’estate, il calendario cristiano riporta la nascita di san Giovanni Battista, unico santo di cui si celebra la nascita e non la morte, e proprio mantenendo il forte riferimento alla simbologia solare che queste due feste, di origine pagana legate al calendario agricolo, vennero cristianizzate.
Come la notte di Natale, anche la notte tra il 23 ed il 24 giugno ha un grande significato simbolico ed anche magico secondo la tradizione popolare; questa festa d’estate, anche se il potere del Sole da qui in poi è destinato a diminuire dopo aver raggiunto il culmine al solstizio, è una festa di pienezza della vita in cui la connessione con il santo è andata a sostituire l’originario legame della festa con il Sole al massimo del suo splendore.
La tradizione popolare ha elaborato quindi diversi piccoli rituali per propiziare le forze positive al culmine del loro potere ed esorcizzare quelle negative legate alla diminuzione delle ore di luce; rimedi della connessione con le maree energetiche dei cicli stagionali di cui tutti possono sfruttarne i benefici.

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(Daniel Ridgway Knight – Burning brush)


ERBE DI SAN GIOVANNI
Come festa della vita, questo è un momento estremamente fecondo a livello magico soprattutto per raccogliere piante ed erbe: come l’iperico (o erba di san Giovanni), ma anche le noci per fare il nocino, queste tradizioni legate al mondo vegetale erano diffuse in tutta Europa; il nocino, fatto in questo periodo, aveva delle proprietà magiche, poteva addirittura essere usato come elisir amoroso se era fatto con le proprie mani e dato alla persona amata.

Ecco una semplice ricetta:
30 noci raccolte il giorno di san Giovanni, 1 l. e ½ di alcool, 10 chiodi di garofano, 750 gr. di zucchero, ½ l. di acqua, 1 scorza di limone a pezzetti (solo la parte gialla), 1 pizzico di cannella tritata.

Le noci, con tutto il mallo, vanno tagliate a spicchi e lasciate un giorno all’aria a scurire, quindi vanno messe in infusione con tutti gli ingredienti in una damigiana da 5 l.; chiudere bene e tenere per 40 giorni al sole, scuotendo almeno una volta al giorno; infine filtrare il liquido con una garza ed imbottigliare.
Può essere somministrato come elisir d’amore un mese dopo l’imbottigliamento in Luna piena.

Anche l’iperico, che è una pianta piuttosto comune, raccolto in questa notte ha una funzione protettiva e di buon augurio; ne va preso un bel mazzo di notte o prima dell’alba e lasciato appeso sulla porta a seccare se si vuole attrarre la fortuna e la prosperità su tutta la casa e su quelli che vi abitano.
Il suo fiore può anche essere portato all’occhiello della giacca o della camicia per tutto il giorno di san Giovanni: la tradizione vuole che allontani le invidie e le negatività che le altre persone possono trasmettere; per esorcizzare, invece, le forze negative si ricorre in questa notte non solo all’iperico ma anche ad una delle più note piante che hanno funzione repulsiva: l’aglio.
Nella campagna toscana, una volta accesi i fuochi per questa festa, si legavano attorno all’aglio delle spighe di grano ed il tutto veniva arrostito e consumato: chi non ha spighe usa il pane, preparando con l’aggiunta di un po’ d’olio la classica bruschetta.
La presenza dell’aglio è repulsiva nei confronti delle potenze negative così attive la notte del solstizio d’estate; citato anche dal poeta greco Omero: “da lui in poi l’aglio allontana”.
Anche la verbena questa notte ha grandi proprietà magiche di repulsione che tengono a distanza ogni negatività; perché quindi non berne una buona tisana prima di dormire?
Infine si può mangiare anche del ribes rosso: le sue bacche sono dette infatti: i frutti di san Giovanni, la tradizione afferma che proteggano da malefici e sortilegi.

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L’ACQUA LUSTRALE
Solitamente per ottenere quest’acqua magica si usa la rugiada che cade durante le notti di Luna piena, ma quella che si deposita sui vegetali durante la notte di san Giovanni è la più pregiata; prima dell’alba andate in un prato pulito, isolato e lontano dalle strade di traffico, legate un cordino ad un grosso batuffolo di cotone, camminando trascinatelo dietro così da raccogliere le gocce di rugiada.
Ogni tanto strizzatelo mettendo l’acqua in una bottiglia di vetro; quest’acqua, secondo la tradizione, ha la proprietà di purificare ogni cosa, qualsiasi oggetto immerso nell’acqua lustrale ritorna ad essere “immacolato” sul piano energetico e spirituale.
Quest’acqua veniva usata anche per risanare le malattie dell’anima, portando luce nei momenti più scuri ed anche per purificare gli ambienti.

NOTTE MAGICA DI PROSPERITÀ
Per propiziare le forze positive della fertilità, ancora attorno alla metà del 1700, questa notte a Roma era teatro di danze, banchetti e soprattutto di incontri amorosi dal carattere orgiastico, tanto da costringere la chiesa a vietare “a qualsivoglia persona dell’uno e l’altro sesso di portarsi in detta notte fuori dalle porte della città o in luoghi disabitati”.
Queste feste, che con le loro caratteristiche (la danza, i luoghi isolati, il banchetto, la caratteristica sessuale) ricordano molto il Sabba e di cui oggi quantomeno sono rimaste le sagre che si celebrano ancora in tantissime località, festeggiare in questa notte assieme ad altri è il miglior modo per celebrare l’abbondanza e per attirare su di sé la prosperità.

MATRIMONIO E AMORE A SAN GIOVANNI
La sovrapposizione tra il santo e il dio solare, a cui abbiamo accennato all’inizio, è talmente radicata nel costume di certe regioni, come in Abruzzo, che le ragazze guardano all’alba verso il Sole e la prima che vede la testa del santo (cioè il Sole che inizia a sorgere) si sposerà entro l’anno.
Usanze di questo tipo legate alla divinazione relativa al matrimonio, in questo giorno particolare, sono comunissime e sono tese in genere a vedere il volto del futuro marito per esempio in sogno, questo stesso tema del matrimonio che accompagna tutta la festa di san Giovanni è ripreso dallo stesso Shakespeare, il massimo drammaturgo inglese, che dedica a questa notte un’intera opera, il famoso “Sogno di una notte di Mezzaestate” in cui si celebra il matrimonio di Teseo ed Ippolita, benedetto da Oberon e Titania, il re e la regina delle Fate.
Nell’astrologia caldea il solstizio d’estate era simboleggiato dal matrimonio del Sole e della Luna che offrono le loro energie nella ricchezza dei frutti tra il frinire solare delle cicale ed il canto lunare dei grilli; inoltre chi sceglie di sposarsi in questo giorno attira su di sé le forze positive delle stelle.

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(Daniel Ridgway Knight - Clair du lune)


STREGHE AL SABBA
La notte di san Giovanni è quindi un momento in cui forze positive e negative vanno propiziate o allontanate; queste forze polari sono spesso personificate dalle streghe maligne che, nel Medioevo, erano chiamate “Malandanti” e dalle streghe buone “Benandanti”.
In questa notte essi si davano battaglia in un dato posto, una battaglia rituale il cui esito era cruciale per pronosticare l’andamento dell’anno: buono e prospero in caso di vittoria dei ben andanti, sfortunato in caso di vittoria dei malandanti.

Il Sole ed il suo potere si ritrovano qui a fronteggiare Erodiade, la regina delle streghe, che rappresenta la notte, il mondo lunare, in una sorta di perfetta complementarietà: dalla vita viene la morte che precede però una nuova rinascita (al solstizio opposto).
Il rapporto di san Giovanni con le streghe è così solido che questo santo, nella poesia popolare di inizio 800 del Belli, finisce per diventare il loro patrono:

Domani è san Giovanni? Ebbè ffio mio,
cqua stanotte chi esercita er mestiere
de streghe, de stregoni e fattucchiere…
se trasformeno in bestie…
E accusì vvanno tutti a ssan Giuvanni,
che llui è er loro santo protettore,
pe la meno che ssia, da un zeimilanni.


Tutte le forze magiche, positive e negative hanno una loro funzione nell’equilibrio dell’Universo e la saggezza popolare ne preserva questa funzione.

DIVINAZIONI
Uno dei riti più noti per divinare in questo giorno è quello della chiara dell’uovo nella bottiglia d’acqua; è un procedimento molto semplice che consiste di far cadere un bianco d’uovo nell’acqua di una bottiglia attraverso un imbuto e lasciarla alla luce della Luna nella notte di san Giovanni (tra il 23 ed il 24 giugno), il mattino seguente si troverà un disegno nella bottiglia che dovrà essere interpretato magari utilizzando la simbologia della smorfia, oppure traendo voi l’auspicio; se per esempio avete chiesto se quel lavoro andrà bene e vedete nella bottiglia la forma di una barca, il responso sarà positivo.
Un’altra divinazione tradizionale di questa notte era usata soprattutto dalle ragazze che dovevano sposarsi: si mettevano sotto il cuscino tre fave, simbolo di fecondità, una doveva essere priva della buccia esterna, la seconda con solo metà buccia, la terza intera.
Al mattino si prendeva a caso una delle tre fave: se era senza buccia il marito non era molto ricco, se aveva la buccia intera sarebbe stato ricco e fortunato, mentre se aveva mezza buccia né ricco né povero.

Per conoscere tutte le tradizioni legate a questa notte e le magie popolari un interessante testo è “Calendario” di Alfredo Cattabiani (edizioni Mondadori).
Mentre per conoscere i risvolti stregoneschi e misteriosi di questa festività e come ancora oggi è celebrata da maghi e streghe si può leggere “La visione del Sabba” (Aradia edizioni).

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(Jules-Joseph Lefebvre - Ophelia)


Fonti e approfondimenti:

- LITHA - IL SABBA DEL SOLSTIZIO D'ESTATE

- IDROMANZIA

- IPERICO, MAGICO E SOLARE

- SACCHETTINI DI PROTEZIONE

- NOTTE DI SAN GIOVANNI: ANTICHE USANZE

- Astrella

- www.provincialgeographic.it/enogast...n-giovanni.html

- https://biodiversitapuglia.it/la-notte-di-...o-e-tradizione/

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Edited by Deomira ErbaLuna - 14/6/2019, 20:28
 
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