PIETRE DI LUNA - vie pagane

San Nicolò e i Krampus

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view post Posted on 10/12/2016, 21:33
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San Nicolò e i Krampus

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"Quando il sole scompare dietro alle cime dei monti
e le tenebre avvolgono la vallata,
dai boschi escono i Krampus
che raggiungono la loro guida: San Nicolò..."


TARVISIO: SAN NICOLÒ E I KRAMPUS:
Ogni 5 dicembre dal bosco escono degli strani esseri: i Krampus...

LA FESTA: La Festa di San Nicolò e i Krampus di Tarvisio: i giorni nostri:
La festa è dei bambini e per tutti gli adulti che una volta all'anno tornano tali: il cinque sera questa magia si ripete da secoli.
Il corteo dei Krampus fa la sua apparizione lungo via Roma a partire dalle ore 17 circa quando calano le tenebre e giunge fino a Piazza Unità.
E’ qui che avviene una prima distribuzione dei Krampus di pane ai bambini che sono stati buoni.
Oggi San Nicolò, malgrado i suoi infernali accompagnatori abbiano assunto il ruolo di protagonisti con il passare del tempo, attenua la selvaggia irruenza dei demoni delle foreste nei confronti di tutti coloro che vi si imbattono.
I Fauni, infatti, sono rudi e dispettosi e se la prendono un po' con tutti.
Rincorrono, fra urla e strilli, i ragazzi e le ragazze, fanno inginocchiare e pregare i bambini, “maltrattando” con spintoni, e colpetti di verga alle gambe, chiunque capiti loro davanti.
La festa assume caratteristiche affascinanti e suggestive in particolar modo a Tarvisio; dove quasi sempre un paesaggio innevato fa da cornice alla rappresentazione.
Tramontato il sole le folate strumentali de "Una notte sul Monte Calvo" di Mussorgsky, diffuse a tutto volume lungo il percorso del corteo, accompagnano il caotico seguito di San Nicolò apparso non si sa da dove, ai margini del bosco.
Fra due ali di folla, che contengono a stento le prime intemperanze dei Krampus, che, abbandonate le fiaccole in prossimità della piazza principale di Tarvisio, rispondono colpo su colpo alle provocazioni dei ragazzi e degli adolescenti.
La vera festa ha inizio. San Nicolò, uscito dalla Chiesa, aggioga tutti i Krampus che si prostano al Suo cospetto, poi viene trainato su di un carro o una slitta ed interroga i bambini entrando anche in casa loro e mostrando la folta barba.
Con chi, nel corso dell'anno, ha fatto il bravo sarà generoso di piccoli regali, tra i quali dolciumi, frutta secca e uno squisito pane bianco in forma di diavoletto.
In caso contrario ci sarà un amorevole rimprovero e il carbone.
Nel frattempo i Krampus imperversano tra la folla, rendendo unico lo spettacolo.

Le rincorse e gli inseguimenti possono durare ore, fino a quando, avvolti dalle tenebre la disordinata parata di demoni se ne va, e lungo le vie di Tarvisio, non è più possibile vederne alcuno.
Il cuore della festa è però quello che si celebra all'interno delle case dei bambini dove il Santo, con al giogo alcuni krampus, entra invitato dai genitori.
Qui legge ai bambini i loro pregi e i loro difetti consegnando loro doni o carbone a seconda del comportamento tenuto durante tutto l'anno.
E' questa l'anima della Festa e che vale la pena tramandare ai secoli futuri.
Senza vivere da piccoli queste emozioni risulterà poi difficile, se non impossibile, capire poi da adulti il senso della tradizione.

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La storia:
Un Santo con una lunga barba bianca trasportato su di un calesse per le vie del Paese da fauni ululanti, il fumo delle torce che irraggiano le tenebre di una luce sinistra, ragazzi e bambini che scappano urlando in preda al panico, il Caos che regna sovrano.
Questo è lo scenario, nella sua parte iniziale, della rumorosa e inquietante sfilata della tradizionale festa di San Nicolò e i Krampus, la cui origine si perde nella notte dei tempi oltre che nella profonda oscurità delle foreste.
Questa festa intrisa di elementi culturali deriva dalle credenze, dai miti e dalle tradizioni che si sono intrecciate nella vallata del Tarvisiano quale inevitabile risultato di una mescolanza di genti dei ceppi linguistici latino, germanico e slavo.
I Krampus escono all'imbrunire del 5 dicembre da un luogo misterioso, probabilmente dalla foresta come avveniva per l’antico Dio Fauno (la cui ricorrenza era, nell'antica Grecia, proprio il 5 decembribus – decembris).

Questo aspetto dell'attesa è molto importante in tutte le ricorrenze del solstizio d'inverno, ed ha a che vedere con le paure degli antichi per l'arrivo della stagione fredda, del buio e delle tenebre.
Alcuni fanno derivare la parola Krampus dall'antico termine dell'area tedesca kramp (artiglio).
Di artigli, infatti, i diavoli della Val Canale sono ben forniti, così come di musi mostruosi sormontati da alte corna, rosse, bianche o di colore naturale e ricoperti da pelli e pellicce, ruvide e ispide.
Queste paurose figure altro non sono che residui di antiche cerimonie durante le quali le comunità di agricoltori e allevatori di montagna materializzavano gli spiriti e i demoni silvestri iniziando i giovani al mondo adulto, e traendo auspici sulla fertilità della stagione e dei suoi cicli naturali.
All'interno di questi arcaici riti, legati tendenzialmente al culto della terra e dei boschi e celebrati in prossimità del solstizio invernale, appare, quando si assottiglia la luce, anche San Nicolò per iniziare la lunga opera di elargizione di doni nell'arco di tutta la notte e che i bambini troveranno il giorno dopo, giorno, appunto dedicato alla Festa del Santo.

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LA LEGGENDA DI SAN NICOLÒ:
San Nicolò è uno dei Santi più venerati nel mondo e la sua fama è universale; particolarmente sentito a Trieste è il culto del Santo protettore dei bambini che il 6 dicembre di ogni anno porta dei doni a quelli buoni e carbone a quelli più discoli.
Nicola nacque in Medio Oriente presumibilmente nella città di Patana nella regione della Licia (attualmente in Turchia) attorno all'anno 270 d.C. da una famiglia nobile molto ricca. Rimase orfano molto presto ed usò le proprie ricchezze per aiutare i più poveri, divenne sacerdote nella città di Myra, sempre nella regione della Licia, dove in seguito ne fu il Vescovo.
Quando era ancora in vita gli vengono attribuite molte doti e tantissimi miracoli: dalla resurrezione di tre bambini uccisi da un oste all'aver scongiurato una carestia nella città, dall'aver calmato una tempesta in mare all'aver salvato dalla pena di morte tre ufficiali condannati ingiustamente.
Moltissimi altri miracoli sono inoltre a lui attribuiti dopo la sua morte ma la leggenda di San Nicolò narra anche di un padre, nobile decaduto, costretto a mandare alla prostituzione le sue tre figlie non potendo offrire loro la possibilità di un matrimonio decoroso, al quale Nicola gettò dentro la finestra tre sacchetti pieni di monete, una ogni notte per tre notti di seguito; nell'iconografia del Santo troviamo infatti, oltre alla mitra ed al bastone pastorale, anche tre sacchetti o tre palle d'oro.
Per questo viene chiamato il Santo Protettore dei bambini, delle ragazze nubili, degli scolari, dei marinai, dei farmacisti, degli avvocati, profumieri, bottai, mercanti, pescatori e delle vittime di errori giudiziari.
In vita fu perseguitato da Diocleziano ma fu liberato da Costantino e sembra sia stato uno dei 318 partecipanti al Primo Concilio di Nicea del 325 voluto dall'Imperatore Costantino per sedare i conflitti interni della Chiesa.
Morì a Myra il 6 dicembre di un anno non ben definito (forse nel 343); il 9 maggio del 1087, alcuni marinai partiti da Bari, trafugarono le spoglie del Santo dalla città di Myra conquistata dai Mussulmani e le portarono nella città pugliese.
Anni dopo la Serenissima riuscì a trafugare altre ossa del Santo rinvenute nella zona del suo primo sepolcro a Myra e le depositarono nella chiesa di San Nicolò sul Porto del Lido. Le sue reliquie sono conservate a Bari, Venezia, Rimini, Saint Nicolas de Port (Francia), Bucarest, Volos (Grecia) e Cernomorets (Bulgaria).

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San Nicola è quindi il patrono di Bari e si festeggia sia il 6 dicembre che il 9 maggio.
A Trieste, Gorizia, basso Friuli, Istria e Alto Adige (zone ex Impero Austro-Ungarico), permane il culto di San Nicolò che porta, doni, mandarini e dolci ai bambini al loro risveglio il 6 di dicembre.
Dal culto di San Nicola nasce quello di Santa Klaus (ossia Saint Nikolaus) o semplicemente Babbo Natale, che viene festeggiato tradizionalmente il giorno di Natale.
San Nicola da Myra, San Nicola di Bari, San Nicola Magno, Santa Klaus, San Niccolò, sono tutti i nomi con il quale si identifica uno dei Santi più popolari del mondo e sicuramente uno dei più amati a Trieste dove, come dialetto vuole, viene chiamato San Nicolò con un "c" sola.
Il suo culto si sviluppò a Trieste già alla fine del XVIII secolo con l'istituzione del porto franco ed il conseguente afflusso di commercianti dal Medio Oriente ed in particolare grazie all'insediamento in città di una folta comunità greca che diede avvio, in concomitanza alla festa patronale, ad un mercatino lungo le vie della città che, ancora oggi, la "Fiera di S.Nicolò" anima il Viale XX Settembre nella prima settimana di dicembre.
La chiesa del culto Greco-Ortodosso in Riva III Novembre a Trieste è intitolata a San Nicolò e dal suo fianco parte l'omonima via che raggiunge quello che nell'Ottocento era il centro finanziario della città.

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Principali sfilate in Italia:

Trentino-Alto Adige:

A Bressanone il 5 dicembre di ogni anno, al calar delle tenebre irrompono per le vie del paese i Krampus insieme a S. Nicola e agli angeli.
I diavoli rincorrono chiunque si trovi sulla loro via, menando sferzate dolorose con fruste improvvisate e sporcando di carbone e grasso il volto dei catturati.
Divertente e coinvolgente, vede la partecipazione di molto pubblico anche perché si svolge in concomitanza con i mercatini natalizi

A Brunico: ogni anno, il 6 o il 7 dicembre, verso le 18.30 sfilano in cortei pittoreschi per le vie principali oltre 400 Krampus provenienti da tutto l'Alto Adige e da Coccau (Tarvisio), indemoniati e inferociti con carri e auto "diaboliche" comprendenti prigioni basculanti appositamente preparate per catturare bambini e adolescenti le cui urla rimbombano per tutto il centro cittadino.
Nemmeno gli adulti sono risparmiati da colpi di frusta di coda di vacca e fascine di legno appositamente preparate per il pubblico delirio; la sfilata si conclude con fuochi d'artificio.

A Dobbiacco: ogni anno sfilano più di 300 Krampus provenienti da tutta la regione alpina.

A Campo di Tures: scendono in piazza e per le via del paese più di 200 Krampus, proveniente dalle aree del vecchio Tirolo e da tutto l'arco alpino.

A Fierozzo in Val dei Mocheni: si svolge da qualche anno una simpatica sfilata con i "diavoli" proveniente da diverse aree del Tirolo storico-.

A Levico Terme in Valsugana: durante i mercatini di natale, si svolge annualmente la tipica sfilata di San Nicolò accompagnato dai Krampus, presso il Parco secolare degli Asburgo.

A Merano: durante la manifestazione "Natale a Merano", tradizionale mercatino di Natale, viene organizzata la sfilata di S. Nicolò con i Krampus dell'associazione Höllenschlucht Krampus di Lana.

A Ora: verso la fine di novembre (in anticipo rispetto alla tradizione), si organizza una grande sfilata.

A Pozza di Fassa: da qualche anno si svolge, verso la fine di novembre, una grande sfilata dove partecipano i Krampus della Val di Fassa e i Trudner Teufel di Aldino; il tutto accompagnato da musica e cibi tipici.

A Vipiteno: la tradizione vuole che, nel pomeriggio i Krampus, girino per l'intera città su veicoli motorizzati e addobbati, in cerca di bambini e giovani, fino alle 18.00 di sera, ora in cui si radunano, insieme a San Nicolò, in cima alla Città Vecchia per l'inizio della sfilata dei carri.
Per la tradizione vipitenese, è uso inseguire i Krampus, stuzzicarli, essere pitturati dal grasso di cui sono ricoperti e subire i colpi di frusta.
Anche qui, San Nicolò porta sacchetti colmi di dolci ai piccoli ospiti durante la sfilata, mentre i Krampus lo seguono precedendo il famoso carro di Satana, ove vi è un Krampus con le ali che batte con un martello, su un'incudine immersa nei carboni ardenti;

Friuli Venezia Giulia:

A Camporosso: ogni anno, il 5 dicembre all'imbrunire, dopo che il sole muore dietro alle montagne (ore 17.00 circa), c'e la fiaccolata per il paese e la festa, che si svolge nel piazzale della canonica, dove i Krampus rincorrono i bambini cattivi e San Nicolò li chiama sul palco a dire una preghierina; il tutto è accompagnato da un vin brulè e tè caldo.
Dopo la festa in canonica, il Santo finisce il giro per le case, andando a trovare i bambini che non hanno potuto andare in canonica, per poi dissolversi nella notte con i Krampus, fino al prossimo 5 dicembre.

A Tarvisio: ogni anno, il 5 dicembre, sfilano per le vie centrali del paese San Nicolò e i Krampus, per poi passare per le case a portare doni ai bambini buoni, carbone a quelli cattivi.
Molto suggestiva la sfilata con il Krampus bianco che giunto in piazza si inchina a San Nicolò.

A Tarvisio Centrale (frazione di Tarvisio): nello stesso giorno sfilano per le vie del paese San Nicolò e i Krampus; in questa frazione la tradizione assume un aspetto unico grazie alla particolare coreografia naturale: torce e fumogeni accompagnano la sfilata che vede giungere i Krampus dal cuore del bosco, per un effetto scenico molto apprezzato.
La festa si svolge in un campetto in cemento dove è posta una gabbia nella quale vengono rinchiusi i bambini più cattivi.
Fino al 2008, inoltre, il tutto era arricchito da un gruppo di Krampus austriaci specialisti nei giochi con il fuoco.
Finita la festa, anche a Tarvisio Centrale, i Krampus passano per le case a portare doni ai bambini buoni.

A Rutte (frazione di Tarvisio): la sfilata si svolge in un anfiteatro naturale dove fiaccole e fumogeni accompagnano la sfilata che vede giungere i Krampus e San Nicolò dal bosco, per un bellissimo effetto coreografico:

A Cave del Predil: ogni prima domenica di dicembre, si svolge la tradizionale sfilata per le vie del paese.

A Fusine in Valromana: ogni anno, il 5 di dicembre, dalle 14 circa San Nicolò (accompagnato dagli angeli) ed i Krampus sfilano per tutto il paese, fino quando, alle 17.30 circa, arrivano in centro dando vita ad una bellissima fiaccolata;

A Tolmezzo: la seconda domenica del mese, il corteo sfila per le vie della cittadina riunendosi in Piazza XX settembre.

In Austria e Germania:

In Austria benché in ogni paese si effettui una sfilata, le più note sono quelle che si tengono a Salisburgo.

In Germania le sfilate principali si svolgono in Baviera.

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(La festa dei Krampus a Vipiteno)




Fonti & Info:
www.tuttotrieste.net/varie/santi/nicolo.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/San_Nicola_di_Bari

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Edited by Deomira ErbaLuna - 9/12/2018, 23:27
 
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sally87
view post Posted on 16/12/2016, 09:41




Anche da noi in Germania si festeggia il 6 dicembre san Nicola 😄😄
 
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1 replies since 10/12/2016, 21:33   742 views
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