PIETRE DI LUNA - vie pagane

LO SPECCHIO E LA DIVINAZIONE

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view post Posted on 24/12/2016, 23:22
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LO SPECCHIO E LA DIVINAZIONE

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COME IN UNO SPECCHIO
Comunemente usato come accessorio di bellezza, lo specchio, così come l’acqua riflette le immagini ed i volti; ma la tradizione magica lo utilizza anche come strumento divinatorio, mentre quella esoterica lo considera simbolo di conoscenza ed illuminazione.

Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?
Quando la regina Grimilde pone questo interrogativo, per lei vitale, allo specchio che le rimanda un’immagine di folgorante bellezza, anticipa, senza saperlo, una delle basi della psicanalisi, cioè quella dottrina dell’inconscio sulla quale Freud strutturò l’architettura delle sue teorie.
Da quell’immagine riflessa la regina, che si crede e si sente bellissima, riceve sempre una risposta oggettiva, non condizionata da partecipazione affettiva; maggiore quindi è lo scorno quando un brutto giorno lo specchio – inconscio risponde, senza esitazione, che il primato di bellezza è passato sul volto di Biancaneve.

Narciso, invece, si vede riflesso nell’acqua di una fonte, specchio aperto sulle profondità dell’Io.
Narra la leggenda che, stanco della caccia e sedutosi sul margine di una fonte, vide se stesso riflesso; preso dall’amore per l’immagine che vedeva, si percosse il petto a sangue e, rimasto in quel luogo, gli occhi fissi nelle acque, morì di languore.
Una morte annunciata dall’indovino Tiresia, il quale interrogato da Liriope, madre di Narciso, che voleva sapere se il figlio sarebbe giunto alla vecchiaia aveva risposto: “si, purchè non veda la sua immagine”.
Entra qui in gioco un altro elemento: lo specchio in sé e per sé si limita a riflettere le cose senza interpretarle o mutarle, non dà conoscenza, se non di superficie, e non trattiene le immagini che davanti ad esso scorrono.
Narciso, invece non conosce veramente se stesso e si limita solo a rimirare la propria immagine riflessa senza sforzarsi di interpretarla, ma è proprio in questo sforzo di interpretazione che risiede la possibilità di capire il fascino che da sempre lo specchio ha esercitato nell’immaginario collettivo in tutti i tempi e presso tutti i popoli.


La parola “speculazione” (dal latino speculum, specchio) stava a significare, in origine, l’osservazione del cielo e dei movimenti delle stelle con l’aiuto di uno specchio; e “considerazione”, parimenti, deriva da sidus (stella) e significa letteralmente: “guardare le stelle nel loro insieme”.
Queste due parole astratte, che oggi indicano attività altamente intellettuali, hanno dunque origine dallo studio degli astri riflessi negli specchi; questo tipo di osservazione, pur nell’evolversi delle tecnologie, non è, nella sostanza cambiato: le grandi parabole di immensi telescopi che, negli osservatori astronomici, riflettono la luce delle stelle (e persino di galassie distanti milioni e milioni di anni luce) sono costituite da un insieme di piccoli specchi dotati, in virtù di sofisticate procedure tecniche, di un altissimo e perfetto potere di riflessione.
Quello della levigatezza è, peraltro, una caratteristica che da sempre si richiede ad uno specchio perché svolga nel migliore dei modi la sua funzione e perché risponda, in un’ottica magica, a precisi requisiti analogico – simbolici: il tutto ovviamente per ottenere il massimo del riflesso.
Per questo motivo il mistico cristiano Gregorio di Nissa scrive che “come uno specchio, quando è ben fatto, riceve sulla superficie levigata i tratti di chi gli è presentato, così l’anima, purificata da tutte le macchie terrene, riceve nella sua purezza l’immagine della bellezza incorruttibile”.
È evidente a questo punto che lo specchio non ha soltanto la funzione di riflettere l’immagine: l’anima, che si fa specchio, partecipa dell’immagine divina di cui è riflesso e, attraverso questa partecipazione, subisce una trasformazione finendo con l’essere uno con la bellezza stessa alla quale si rivolge.

Il tema dell’anima come specchio è, in Occidente, antico quanto la filosofia: Platone accenna a Plotino, nelle Enneadi, che l’uomo in quanto specchio, riflette il bello o il brutto a seconda del suo orientamento; Angelo Silesio, a sua volta, scrive che: “il cuore umano è uno specchio che riflette Dio”, mentre nella seconda lettera ai Corinzi Paolo non esita a vedere nel simbolismo dello specchio l’intelletto divino che riflette la manifestazione, creandola, in quanto tale, a sua immagine.

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La mistica musulmana (e quella sufica che di essa rappresenta l’aspetto più specificamente esoterico) ha più volte fatto riferimento allo specchio; Attar, per esempio, scrive che: “il corpo è nell’oscurità come il retro di uno specchio, mentre l’anima rappresenta il lato chiaro e riflettente”; Rûmî, invece, sempre a proposito dei due aspetti, sostiene che Dio ha creato questo mondo di tenebra affinchè esso stesso possa manifestare la sua luce; per gli Arabi le essenze individuali si riflettono nell’Essere divino e l’Essere divino a sua volta si riflette nelle essenze individuali, in un gioco di specchi incrociati che moltiplicano all’infinito un’unica immagine ed un’unica sostanza.
Alcuni filosofi sostengono che l’universo intero costituisce un insieme di specchi nei quali l’Essenza infinita si contempla sotto forme multiple o che riflettono a diversi gradi l’irradiazioni dell’unico Essere, gli specchi, inoltre, rappresentano simbolicamente la possibilità che l’Essenza ha di determinare da se stessa.
L’analogia tra lo specchio e l’acqua immota è uno degli elementi di cui si è appropriata la psicologia del profondo nella sua determinazione ad indagare gli inesplorati abissi dell’Io.
L’acqua immota riflette le immagini con una nitidezza che il più perfetto degli specchi non ha; al di sotto della superficie (esotericamente è assimilata alla sfera psichica, emotiva e sentimentale) cela l’ignoto di profondità che possono essere conosciute soltanto se si inabissa e facendo, di necessità, perdere alla superficie la sua immobilità e la sua inalterabilità (condizioni primarie della possibilità di riflettere).
L’analogia acqua – specchio è strettissima nelle operazioni magiche, soprattutto perché si ritiene che il mago, per ottenere lo scopo che si è prefisso, debba far leva anche sulla sua sfera emotiva opportunamente manipolata; stesso discorso vale per l’arte di predire il futuro attraverso gli specchi, o le acque riflettenti, un metodo divinatorio antichissimo che appare in ogni tempo ed ogni paese.
In virtù del suo potere riflettente della luce, lo specchio è, presso alcune culture, assimilato alla Luna che non brilla di luce propria; presso i cinesi, per esempio, lo specchio “prende fuoco dal Sole” ed è l’emblema della regina, cioè della donna che in ogni casa assicura la continuità, l’armonia e l’intesa coniugale; così, quando lo specchio si spezza (segno, com’è arcinoto, di malaugurio) l’armonia finisce e, con essa, il matrimonio.
Questa analogia con la Luna era nota anche a Pitagora il quale, prima di leggere il futuro nel suo specchio magico, era solito mostrare l’oggetto alla faccia della Luna; quest’ultima operazione dovrebbe essere fatta con i frammenti di uno specchio rotto (da chi volesse stornare da sé i tradizionali 7 anni di guai, se ovviamente si vuole dar credito a queste cose).

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RIFLETTERE IL FUTURO:
L’arte di predire il futuro mediante gli specchi è tra le più antiche e le più diffuse, si chiama “catoptromanzia” (“càtoptron” in greco significa specchio) e viene praticata in varie forme perché non solo i corpi brillanti, ma anche quelli opachi possono fungere da specchi.
Gli antichi Franchi, per esempio, osservavano il futuro in uno specchio nero all’interno di una stanza buia, illuminata soltanto da una candela; in Ungheria, altro esempio, le ragazze che volevano vedere il volto del futuro sposo immergevano, la notte di S. Silvestro, uno specchio nell’acqua di una sorgente tenendo in mano un cero acceso; allo stesso fine, la notte di natale, le ragazze russe si chiudevano in una stanza, ed al lume di una candela, recitavano formule rituali di fronte a due specchi.


Qui di seguito un elenco di vari tipi di specchi usati per la catoptromanzia:

SPECCHIO ARABO: è una coppa piena d’acqua, che può essere sostituita dal palmo della mano di una fanciulla annerito con inchiostro.

SPECCHIO DI BATHA: è fatto con una particolare qualità di bitume raccolto dalle masse vulcaniche di Mahodeo – Hills e liquefatto in vasi di terracotta.

SPECCHI CABALISTICI: si tratta di 7 globi composti dei metalli corrispondenti ai Pianeti della tradizione: Oro, Argento, Mercurio, Rame, Ferro, Stagno e Piombo; questi globi sono congiunti da una catenella di Rame e Zinco.

SPECCHIO DI S. ELENA: è un piano di Cristallo sul quale vengono tracciati una croce con l’olio d’oliva, e il nome della santa con inchiostro, mentre un fanciullo recita una formula in latino.

SPECCHIO GALVANICO: si tratta di una coppetta, non più grande di una moneta, che è di Zinco nella parte concava e Rame in quella convessa.

SPECCHIO MAGNETICO: è una sfera di vetro piena di acqua di fonte o distillata.

SPECCHIO DEI 7 METALLI: è lo specchio magnetico che contiene fili di Oro, Argento, Rame, Ferro, Stagno, Piombo e qualche goccia di Mercurio.

SPECCHIO NAUSTRIO: è sempre lo specchio magnetico che contiene un decotto filtrato di: belladonna, oppio, giusquiamo, mandragora, papavero e canapa in vino rosso, da notare che ognuna di queste piante narcotiche è associata ad un Pianeta.

SPECCHIO DEGLI STREGONI: è il frammento di uno specchio comune, adeguatamente consacrato, che è posto in modo che nessun oggetto vi si rifletta, oppure dentro una tinozza di acqua magnetizzata.

SPECCHIO DI SWEDENBORG: si tratta di una lastra di vetro cosparsa di una pasta di polvere di Piombo e olio d’oliva.

SPECCHIO MAGICO: è un catino pieno di acqua di fonte o sorgente.

SPECCHIO DI DU POTET: è un cerchio di 10 cm. di diametro, tracciato in terra con carbone di legna, oppure un disco di cartone su una delle due facce è incollata una leggera tela nera e sull’altra un foglio di Piombo: la veggenza dovrebbe soppravenire fissando a lungo il centro del cerchio e del disco.

SPECCHIO DI BOSC: si tratta di una lastra di Rame verniciata e riscaldata con una candela, così che la vernice si annerisca.

Come per tutte le manzie, infine, è da ricordare che gli strumenti, comunque siano fatti, non sono altro che “punti d’appoggio” per mezzo dei quali l’indovino esercita le sue facoltà divinatorie; egli, in altre parole, legge non già nello strumento, ma all’interno delle proprie facoltà inconsce che lo strumento stesso consente di far affiorare a livello di coscienza.

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Fonti/approfondimenti:
- miei appunti
- Astra
- La magia segreta degli specchi e la visione nel cristallo di Ralph Shirley

Vedi anche:
- Lista dei sistemi divinatori, elenco delle arti mantiche
- Idromanzia

____________________________

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Edited by Deomira ErbaLuna - 1/11/2018, 22:01
 
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sally87
view post Posted on 21/1/2017, 07:59




L'ho letto solo adesso... E devo dire che ne sono rimasta affascinata non sapevo ci fossero così tanti specchi diversi... Molto interessante
Un lavoro perfetto elettra!!!❤❤❤
 
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view post Posted on 21/1/2017, 21:11
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Advanced Member Lastregadelvento

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Grazie cara. :kisss:
 
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view post Posted on 28/1/2017, 22:15
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Oltre a complimentarmi per il lavoro...mi è venuta in mente una meditazione con lo specchio che ho letto in un libro di Osho... (premetto che non lo considero un mio maestro spirituale perché lo trovo un tantino maschilista :iiih:)in una stanza buia ci si mette seduti comodamente davanti ad uno specchio...come unica fonte di luce una candela che però non deve essere posta direttamente fra noi e lo specchio(deve essere "una presenza" non invasiva )....fissando lo specchio si entra in meditazione...si aprono gli occhi e si cerca di fissare dritti senza richiuderli...dopo la prima difficoltà se la concentrazione è valida ci si riesce!!!...nello specchio iniziano a comparire dei volti al posto del nostro ed Osho sostiene che questi volti appartengono a noi nelle nostre vite precedenti!!!Io lho fatto...I volti sono comparsi in effetti ma mi chiedo se ciò che mi è arrivato sia davvero il "me" antenata -_-
 
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sally87
view post Posted on 28/1/2017, 22:46




Questo lo sapevo... L'avevo letto anche io ma sono troppo fifona per provare una cosa del genere... 😂😂😂
 
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view post Posted on 29/1/2017, 15:25
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Sapevo anch'io, ma non ho mai provato. 😊
 
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