NATALE PAGANO
dies natalis solis invicti
Yule home decor - decorare le nostre case
Come avevo scritto nei post di
Yule e del
pagan-hygge, il
Nordic Style of life ha fortemente influenzato il modo di vivere di tutto l’occidente: la mitologia nordica, la gastronomia, lo
scandinavian design, il folklore, il Diy, la musica, l’aurora boreale, le fiabe, l’Ikea, gnomi e folletti, le torte ai lamponi, le sciarpe di lana, le tisane calde, cervi e renne, la neve, il legno... oggetti, concetti, ispirazioni dal Nord Europa che ci stanno romanticamente condizionando nella nostra quotidianità.
Anche il Natale è fortemente influenzato dallo stile nordico: specialmente nell’ultimo decennio, è cambiato il nostro modo di vivere il periodo natalizio: per merito dei media e del web, che ci hanno portato molte atmosfere nordiche e specialmente scandinave, abbiamo surclassato il presepio in favore dell’albero, abbiamo messo le renne al posto dei cammelli, gli angeli li abbiamo sostituiti con i più terreni e simpatici folletti, e ora, alla preghiera e alla messa preferiamo un sano e gioioso relax festaiolo.
Volendo portare l’atmosfera natalizia nei decori delle nostre case, fino a ieri potevamo trovare solamente le meste statuine del presepe (anche l’asinello era compassato),
angeli con inquietanti espressioni di stupore adorante, Gesù Bambino in ogni foggia e materiale (ma sempre con un colorito itterico) e alberi di Natale pacchiani dai colori ridondanti. Tutti i
decor ronzavano attorno al concetto di riprodurre
ad libitum un eterno presepe: anche ciò che non era destinato ad allestire il presepe era comunque in tema: gli angeli volavano ad addobbare l’albero, Babbo Natale aveva il pastorale pontificio, e avevamo anche iniziato a importare la tradizione tedesca del “calendario dell’avvento”.
Ma ora il
nordic style ci viene incontro con atmosfere diverse da quelle con cui abbiamo convissuto sin dalla nostra infanzia: e queste atmosfere nordiche ci piacciono molto perché fanno parte del nostro arcaico bagaglio tradizionale che avevamo dimenticato:
ci fanno riappropriare di quei miti che avevamo relegato a sciocche fiabe ma che hanno forgiato la nostra anima europea più autentica.
La maggior parte della gente del nord Europa pur essendo cristiana orna il Natale con addobbi non religiosi, non avendo quella propensione idolatra che abbiamo noi italiani per i personaggi del Vangelo: il presepio è una tradizione tutta italiana: basta andare al di là delle Alpi e già non lo si vede più. Anche la Madonna, che è un concetto cattolico, nell’Europa protestante non esiste, men che meno puerpera. In quanto agli angeli, sono… trasversali: piacciono anche a chi non è cristiano, ma se oltralpe sono solo una simpatica tradizione senza pretese dogmatiche, qui in Italia gli angeli si ammantano tuttora di connotazioni religiose che ne fanno dei personaggi reali. Non trascuriamo questa differenza sostanziale, quanto deve bastare per tarpare loro le ali:
smettiamo di appendere angeli: non esistono!Dobbiamo anche aggiungere un calcolo meramente pragmatico: i Paesi produttori di buona parte degli addobbi natalizi, in particolare la Cina, non hanno interesse a fabbricare presepi e altre merci simili, poiché
nel mercato globale il presepe è un prodotto di nicchia, vendibile solo agli Italiani: ovvio quindi che la maggioranza dei decori prodotti, sono pensati per una diffusione a livello mondiale e per una clientela eterogenea.
Infine l’albero: nel nord Europa è nota a tutti la sua origine pagana, mentre in Italia è stato rivestito di valenze cattoliche, paradigma dell’albero dell’Eden, simbolo cristico, stilizzazione triangolare simboleggiante la Santissima Trinità e altre amenità menzognere.
In sintesi, consapevolmente o meno, va da se che il Natale nordico si avvale di decorazioni che derivano dalle antiche tradizioni pagane: folletti e renne, agrifoglio e vischio, stelle e fiocchi di neve. E immancabilmente la Luce, a ricordarci il Sole Invitto che rinasce al solstizio.
Attingiamo anche noi da queste belle tradizioni, per
decorare il nostro Natale pagano,
dies natalis solis invicti, con delle decorazioni attinenti al nostro sentire e alla nostra spiritualità.
Nella maggior parte dei negozi e negli store in rete possiamo trovare molte ispirazioni. Iniziando dall’albero, che è il pino mitico, l’albero cosmico: se ne abbiamo uno in casa, basta che togliamo gli angioletti e che lo addobbiamo con i nostri simboli pagani che andremo anche a posare qua e là per casa come soprammobili natalizi: sfere, stelle, cuoricini, fiocchi di neve e festoni sono proposti in ogni forma e colore:
Per gli interiors possiamo anche utilizzare delle decorazioni con rappresentazioni di renne e di alci, di cervi maestosi (Cernunnos!), di “omini pan di zenzero” (i gingerbread) e di pupazzi di neve: da appendere o da posare su mensole e scaffali oppure da utilizzare come chiudipacco per i regali, li possiamo trovare sia sobri e minimali che buffi e divertenti per la gioia dei nostri bimbi. E alcuni decori natalizi, che richiamano fortemente il simbolismo di Yule, sono perfetti per allestire il nostro altare devozionale:
Anche i decori in feltro e in stoffa sono graziosissimi:Babbo Natale è spesso rappresentato senza gli stereotipi della Coca Cola: il Santa Claus esposto in molti negozi, che vendono ormai solo prodotti importati, è un anziano vestito come un boscaiolo artico, spesso in compagnia di animali selvatici e intento a proteggerli; è Nonno Gelo, è il Dio silvestre, è il Green Man, è lo sciamano del nord e dell’est Europa. Molte volte è raffigurato come uno gnomo: del resto la genesi di entità ctonia e silvestre è la medesima. Assieme all'albero, il Santa Claus nordico è la decorazione pagana per eccellenza: Potete declinare i vostri allestimenti pagani a seconda del vostro gusto personale: i decori e gli accessori a tema natalizio che hanno affinità con soggetti e simboli pagani, si trovano in vendita in tante varianti stilistiche. Romantici, bohemienne oppure rustici: shabby chic, french country, vintage, boho chic e altri design classici. Oppure più moderni ed essenziali: scandinavo, contemporaneo, minimal e industrial style:
- Outdoor - All’esterno, nei giardini, sugli scalini o sui davanzali, poniamo vischio, agrifoglio, gnomi e pupazzi di neve beneauguranti. E poi pigne, simboli solstiziali invernali. E funghi, in particolare quelli rossi con i puntini bianchi, simboli mitici spesso presenti nell'iconografia natalizia, persino nelle vecchie cartoline ottocentesche: secondo gli studiosi, i colori dell'Amanita Muscaria sono all'origine delle tinte dell'abito di Babbo Natale. Abiti rossi puntinati di bianco erano indossati da alcuni sciamani del nord euroasiatico.
Ecco quindi che questi simpatici funghi invadono gentilmente le nostre case e i nostri giardini facendo capolino qua e là:
E infine, a coronare ogni addobbo, luce, luce, luce ovunque, a rappresentare la rinascita del Sole Invitto: luci dai toni caldi o freddi, colorate o monocolore, fisse o intermittenti, elettriche o naturali... candele, lanterne, lumini, ceri, lucerne, torce, lampade, lumi e anche le "moderne" ghirlande luminose e tea light a led:
Decorare la casa può sembrare un'attività effimera e frivola, non in linea con la spiritualità... Ma circondarsi, anche al di fuori della pratica religiosa, di oggetti che hanno un simbolismo pagano è un modo per esprimere il nostro sentire e rappresenta la coerenza con cui viviamo a tutto tondo il nostro culto, donandoci l’appagamento del vivere in un contesto gradevole, armonico, non stridente.L’iconografia del Natale rivela inequivocabilmente l’origine pagana di questa festa.
Basta togliere il presepe e gli angeli,
tutto il resto è Yule
DIORAMA DI YULE (PRESEPE PAGANO - CHRISTMAS VILLAGE)IL NATALE CHE FA MALE AI BAMBINI (ma anche agli adulti)PAGAN HYGGE - neopagani feliciYULE, JUL, JOL, JOULU, NATALE: IL SOLE INVITTO____________________________Pietre di Luna su Facebook:
Edited by Deomira ErbaLuna - 20/12/2020, 17:08