PIETRE DI LUNA - vie pagane

IL NATALE CHE FA MALE AI BAMBINI (ma anche agli adulti)

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view post Posted on 3/12/2017, 14:00
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Advanced Member AbbracciaGatti

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IL NATALE CHE FA MALE AI BAMBINI
(ma anche agli adulti)


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Il mercato globale, ancora molto influenzato dagli ideali cristiani, continua a riproporre anno dopo anno alcuni must natalizi pregni di simbolismo religioso, che contribuiscono a mantenere usi e atteggiamenti difficili da abbandonare.
Tuttavia proprio la globalizzazione oggigiorno ci consente di poter attingere a modelli scevri di contenuti religiosi, e spesso questi modelli si rifanno a tradizioni antiche e pagane: per esempio l'usanza dell'albero di Natale.
Riappropriamoci delle nostre autentiche ataviche tradizioni e insegnamole ai nostri bambini.

IL PRESEPE
Stiamo dimenticando il presepio, per il semplice fatto che grotta e statuine non sono il core business dei produttori di oggettistica natalizia: ben pochi hanno interesse a fabbricare presepi poiché in un’ottica mondiale rappresentano una merce di nicchia richiesta solo dagli Italiani, dato che altrove, negli altri Paesi di credo cristiano ma non cattolico, l’uso di rappresentare la Natività è inconsueto. La maggior parte della merce è d’importazione ed è pensata per una commercializzazione a livello mondiale e per una clientela eterogenea: ecco perché vediamo pochi presepi nei negozi.
Tuttavia in Italia è ancora molto radicata la consuetudine di allestire il presepio con relativo sfondo bucolico.
I popoli occidentali hanno introiettato duemila anni di credenze cristiane e cattoliche ardue da sradicare: non basta dire che con l’introduzione del Natale cristiano si sono volutamente e capziosamente sostituite le celebrazioni del solstizio d’inverno: si deve anche dire che l’evento del Gesù che sarebbe nato a scopo salvifico è solo un mito generato da un lato da spontanei sincretismi nati in ambienti popolari, e d’altro lato, molto più imponente e decisivo, da ideazioni studiate letteralmente a tavolino tra concili, scuole di pensiero, filosofie, eresie, controversie, e vangeli sinottici, canonici e apocrifi.
Una volta compreso che la vicenda di Gesù Bambino nato in una grotta nella notte di Natale è una favola promiscua, siamo consapevoli che perpetuarla spacciandola per evento realmente accaduto è diseducativo e contribuisce a una formazione squilibrata della psicologia dei nostri bimbi.
Oltretutto le rappresentazioni del presepe sottostanno ad alcuni stereotipi anacronistici, sui ruoli di genere, che dovrebbero essere eliminati: la Madonna è una ragazzina sposata a un uomo anziano, molte statuine raffigurano donne intente a fare le brave massaie: fanno il bucato, impastano il pane, rammendano, portano pesanti anfore, legna, panieri, e nelle varianti più moderne addirittura stirano (per ingannare l'attesa del travaglio della Vergine). Un pessimo esempio per le nostre figlie e per i nostri figli!
In quanto ai maschi, anche loro nelle riproduzioni delle statuine si sobbarcano azioni anacronistiche e impietose: portano pesi, lavorano faticosamente e soprattutto, come tutti i personaggi dei presepi, hanno sempre un’espressione afflitta, che serve a testimoniare la sottomissione, tipica espressione del cupo cattolicesimo. La gioia è bandita, tranne ovviamente quella estatica: fatto sta che i “pastori adoranti” sembrano drogati!

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Fare il presepio significa tramandare un’ideologia errata, significa insegnare una grande bugia, ed è sbagliato anche farlo con l’intento di spacciarlo in buonafede per semplice gioco di fantasia: questa tradizione è troppo radicata nel cattolicesimo, dunque la scissione deve essere totale: il presepe non rappresenta un evento realmente accaduto e non è nemmeno un gioco immaginifico poiché giocare deve avere una finalità formativa e ogni fantasia deve partire da basi mitopoietiche coerenti.
ALTERNATIVE PAGANE - L’iconografia del presepio è notevolmente bella: è difficile liberarsi di una tradizione che per molti è stata una dolce compagnia per le feste natalizie. Possiamo sostituirla, per la gioia dei bimbi, ricreando un “presepe pagano” fatto con scene silvestri che comprendano gli animali tipici dei miti invernali: cervi e cerbiatti, lupacchiotti, volpi, renne e alci, orsetti e così via. Anche pecore e caprette sono un perfetto simbolismo pastorale che ci preannuncia la fecondità di Imbolc, quando nasceranno gli agnellini. Bando ai cammelli, non fanno parte della mitologia di Yule. E mettiamo dei pini, non le palme bibliche!

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GLI ANGELI
Con la New Age gli angeli hanno assunto una connotazione “globalizzata” che riassume ideologie miscelate da svariati credi, anche orientali. Gli stereotipati angeli biblici si sono modernizzati divenendo figure eteree, poliedriche, ricolme di poteri, psichedeliche, numinose, dall’aspetto stupendo nelle loro numerose variabili iconografiche, dunque accettabili anche da persone non di fede cristiana o ebraica. Estrapolando il tradizionale angelo del contesto biblico, riconducendolo alla più antica origine pagana e immettendolo nella variegata spiritualità contemporanea, si è reinventato un personaggio persino piacevole: ma in questa moderna accezione gli angeli non esistono, né esistono le schiere angeliche per come ci vengono propinate oggigiorno su mazzi di tarocchi, su manuali motivazionali o su agende e diari. Il concetto di angelo è di una complessità tale per cui imporlo ai nostri bambini significa suggerirgli di poter contare su un personaggio aleatorio e incomprensibile. E’ quindi sbagliato far credere a un bambino sia che esiste l’angelo custode, sia che esistono angeli pan-religiosi che portano improbabili messaggi cristici/atei/alieni, e sia che gli angeli sono solo un gioco di fantasia, poiché, come detto sopra, giocare deve avere una finalità formativa che parta da principi coerenti.
ALTERNATIVE PAGANE - Degni sostituti di questi personaggi “custodi” possono essere gli gnomi e i folletti, tipiche figure solstiziali legate all’elemento del periodo, Terra.

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IL CALENDARIO DELL’AVVENTO
Come esposto sopra, la maggior parte delle ispirazioni natalizie ci viene da ciò che viene commercializzato, e poiché la maggioranza dei prodotti è di importazione ed è destinata a rifornire un mercato mondiale molto eterogeno, è ovvio che anche in Italia giunga merce che rispecchia le mode di una grossa fetta di popolazione occidentale: che non è cattolica ma cristiana di estrazione protestante. Praticanti o meno, i cristiani occidentali risentono delle influenze protestanti originarie. Il “calendario dell’avvento” è una di quelle tradizioni tanto care ai cristiani di lingua tedesca, pare almeno dal 1851 in Germania, e fino a ieri noi in Italia non sapevamo nemmeno di cosa si trattasse. Fino alla diffusione di questa usanza sotto forma di veri e propri calendari riportanti la classica conta dei giorni rimanenti a Natale, poi di pannelli fatti con il cucito creativo e con il Diy, e recentemente di scatole di cioccolatini confezionate con cartoni ritagliabili, reperibili ormai in ogni supermercato. È consuetudine che l'ultimo tassello sia il numero 24, che sta a indicare la sera della Vigilia a cavallo del 25 dicembre.
Ma che senso ha fare una conta che ci riporta al fatidico giorno, il 25, di un culto che non sentiamo nostro?
ALTERNATIVE PAGANE - Coerentemente con il nostro credo pagano e/o neopagano, dovremmo semmai fare la conta fino alla data del solstizio, il 21 dicembre, dunque alla sera del 20 dicembre, oppure una conta dei canonici mitici dodici giorni di Yule. Per fortuna, almeno in rete, questa conta pagana esiste già, anche se americanofila: basta vedere quanti siti riportano hastag del genere “days until Yule”.



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MUSICA E CANTI
E’ difficile scrollarsi di dosso secoli di meravigliose tradizioni musicali senza provare un sentimento di scoramento e di profonda nostalgia. Ci scalda il cuore ascoltare Bach con la bucolica cantata BWV 208, "Schafe können sicher weiden", magari nella versione splendidamente diretta da Leopold Stokowski; Arcangelo Corelli con il concerto grosso op. 6 n. 8 intitolato letteralmente "Fatto per la Notte di Natale" nella versione magistralmente diretta da Herbert von Karajan con i Berliner Philharmoniker. Poi l’Ave Maria di Schubert, il Messiah di Handel, e più di recente la direzione di Mons. Marco Frisina per “In notte placida” di Couperin e per l'Adeste Fideles. Senza dimenticare il Concerto di Capodanno di Vienna, che pur non comprendendo musiche di ispirazione religiosa, è comunque una tradizione esplicitamente natalizia. Anche l’italianissimo canto “Quanno nascette Ninno” di Alfonso Maria de' Liguori, scritto in napoletano, è un brano di notevole calibro musicale: per la cronaca, da questo canto settecentesco deriva il noto canto “Tu scendi dalle stelle”.
Nel XX secolo la musica natalizia è stata interpretata da colossi, come Frank Sinatra per esempio con “Hark! The herald angels sing!” e con l’allegra interpretazione di Jingle Bells; come Bing Crosby con la stupenda “White Christmas” oppure come Nat King Cole con “The Christmas Song” e via dicendo e cantando… Tutte sinfonie e musiche ancora attuali e ampiamente usate in film, telefilm e nelle pubblicità natalizie. Tutte musiche cristiane, tutte scritte con ispirazione religiosa e pensate per un mondo che non contemplava l’esistenza di altre fedi, e per una società che non poteva prevedere la venuta di una realtà neopagana.…
Ma la comunità neopagana è ancora molto immatura per riuscire a “impossessarsi” di ogni branca culturale, compresa la cultura musicale, troppo immatura e troppo giovane per essere all’altezza di quei musicisti che ci hanno lasciato un patrimonio inestimabile e difficilmente superabile. E’ inutile: il neopaganesimo non produce musica colta. Anzi…. Da qualche anno gira in rete qualche disastrosa reinterpretazione, in chiave wiccan, di alcune arie natalizie. Corelli, Vivaldi e Sinatra si rivolteranno nella tomba, e paragonare un Concerto Grosso di Handel alle neonate versioni di Jingle Bells è una cosa da pazzi sfrenati.
Di seguito un video con un esempio delle moderne versioni di musica detta “Yule Carols”:


Il testo inizia così:
Jingle bells cast your spells make the whole world gay!!!
Oh how fun it is to fly on a broomstick with a fay.
Jingle bells cast your spells make the whole world gay!!!
Oh how fun it is to ride on a broomstick with a fay.
Flying through the snow on a broomstick with a fay.


Letteralmente:
"Tintinnio di campane, lanciano i tuoi incantesimi, rendono tutto il mondo allegro! Oh, che divertente volare su una scopa con una fata. Volare nella neve su un manico di scopa con una fata..."

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A questo link, Silent Night pagana:
www.youtube.com/watch?v=iWcJ7Ye_LG...kblDPPU91pT_Z5e

Immettere certe ridicole reinterpretazioni nella vita musicale dei nostri bambini (e nella nostra) significa operare una damnatio memoriae di quanto prodotto in secoli di musica di elevatissimo spessore artistico, la stessa damnatio memoriae fatta dalla Chiesa per cancellare millenni di paganesimo: non abbassiamoci anche noi a sminuire la cultura di chi ci ha preceduto!
ALTERNATIVE PAGANE - Possiamo continuare ad apprezzare le bellissime arie pastorali barocche, le meravigliose sinfonie dei concerti di musica classica, i jingle, le cantiche e tutte le classiche sonorità natalizie, consapevoli di come siano state raggiunte vette ineguagliabili nel mondo della musica. Prendiamole per ciò che sono: espressioni culturali che hanno interpretato e rappresentato il culto del periodo. Evitiamo semmai quelle canzoncine tipicamente cattoliche proposte dai media e imposte nelle recite natalizie: non hanno nulla di colto e nulla di pedagogico. E consoliamoci pensando che i media, indubbiamente per politically correct, per Natale propongono canzoni e video con testi e immagini a tema invernale e festoso senza coinvolgimenti palesemente cristiani: come per esempio le pubblicità della Coca Cola, della Apple, per citarne un paio, e di altri grandi marchi che inseriscono scene innevate, luci natalizie, camini accesi e gente gioiosa che festeggia, senza che ciò debba essere necessariamente interpretato come proselitismo del Natale cristiano.

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LE RECITE SCOLASTICHE
Un conto è approcciarsi alla musica religiosa con senno e discernimento di adulti, tutt'altro conto è perseverare nella partecipazione alle canoniche recite scolastiche che qui in Italia sono di stampo cattolico: il proselitismo è sempre incombente, anche espresso in frasi dette in buonafede contenenti i tipici precetti e dogmi punitivi del periodo: "avrai i regali solo se ti comporti bene, se vieni a messa, se vieni a catechismo".
Anche i bimbi che hanno rifiutato l'ora di religione vengono comunque coinvolti in questa attività extrascolastica che è ingiustamente imposta a tutti i bambini facendo leva sui sentimenti e sull'umano desiderio di festeggiare coralmente.
Molti genitori non hanno il coraggio (e la maturità) per opporre un rifiuto, e usano la giustificazione che se non partecipassero, il bambini si sentirebbero “diversi” ed “esclusi”, e che la partecipazione a queste recite serve a rinforzare i rapporti sociali… Questo atteggiamento pseudo-pedagogico è un alibi che non è basato su reali motivazioni educazionali. E’ finito il tempo in cui la recita natalizia costituiva l’evento cardine della vita sociale dei bambini: nel XXI secolo la società, la multiculturalità e la comunicazione offrono ai piccoli una numerosa serie di festosi momenti sociali nel corso dell’anno. Le occasioni per frequentare altri bimbi ormai non mancano e, anzi, dare tanta importanza a un unico evento, significa sottostimare le tante altre variegate opportunità di incontro e di socializzazione.
Se vostra/o figlia/o non partecipa alla recita natalizia della scuola o dell’asilo, non avrà nessuna crisi d’identità, nessuno squilibrio relazionale, nessun disagio psicologico, e soprattutto nessun castigo: l’unica, vera punizione sarà l’inadeguatezza della vostra preparazione genitoriale se non saprete dare ai vostri figli le basi equilibrate per la loro futura autodeterminazione etica e spirituale.
ALTERNATIVE PAGANE - Predisponente con adeguato anticipo qualche attività alternativa alla recita scolastica, qualcosa di altrettanto festoso e divertente: i comuni, i centri commerciali, i kindergarten, i baby parking, le pro loco, le associazioni culturali e molte altre organizzazioni propongono eventi a tema natalizio con animazione priva di contenuti religiosi: i vostri bimbi si divertiranno sicuramente tantissimo!

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LA SANTA MESSA DI NATALE
C'è bisogno di dirlo? No dai, basta... :woot:

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Approfondimenti all'interno del forum:

YULE, JUL, JOL, JOULU, NATALE: IL SOLE INVITTO

DIORAMA DI YULE (PRESEPE PAGANO - CHRISTMAS VILLAGE)

NATALE PAGANO, home decor - decorare le nostre case

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Edited by Deomira ErbaLuna - 6/12/2022, 23:22
 
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view post Posted on 3/12/2017, 15:15
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In fatto di presepi qui in Carnia ci sono vari paesi che li allestiscono, a Suttrio per esempio c è la mostra e ce n'è uno più bello dell' altro.. Fatti con l acqua che corre, o mulini che girano, un vero spettacolo vederli.
Purtroppo hai ragione su tutto, anche nelle scuole o asili c è sempre la solita festa con canti e recite natalizie.. :wacko:
Belle le pecorelle :looov:
 
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view post Posted on 19/12/2017, 00:00
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Ci sono presepi artigianali che meritano davvero di essere visti, alcuni sono vere opere d'arte. Per non parlare delle Natività create nei secoli da scultori, pittori tanto con maestria quanto con vera ispirazione religiosa... peccato che portino un messaggio sbagliato :(
Se qualche presepe merita una visita, è bene farlo con la consapevolezza che si tratta solo di opere d'arte o di artigianato, ed è bene comunicare ciò ai bambini.
Le pecorelle sono l'unica cosa che merita di essere salvata dal presepe :lol: :santac:
 
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